Oblitrea

Gli Oblitrea sono umanoidi pressoché simili agli esseri umani, fatta eccezion per lineamenti più marcati, zigomi alti e occhi grandi, la loro carnagione è verdastra e in certi casi addirittura verde acceso o profondo come lo smeraldo.

Governo e organizzazione

Sono una società meritocratica dove il soggetto e le sue capacità sono sempre il primo valore. I risultati contano molto specialmente se hanno ricadute positive sulla comunità e non di rado il fine giustifica i mezzi. Ogni centro abitato è governato dal ‘Lach in carica per almeno sette anni, al termine di questo periodo di governo può dimettersi o accettare di misurarsi con altri candidati. Sette anziani hanno fungono da ‘Welu (consiglieri) e nei centri abitati più grandi anche da supervisori in ambiti specifici (ordine e difesa, cultura ecc.), l’incarico di ‘Welu è l’unico caso in cui il merito è considerato come “guadagnato” per esperienza. Ogni centro abitato è una realtà a sé, in tempo di pace non esiste un reale coordinamento tra le comunità. In caso di conflitto tra comunità vige un criterio di non interferenza. Tuttavia se si palesa una minaccia esterna di peso rilevante un rappresentate di ogni comunità diviene il portavoce nel concilio generale che in genere si tiene a Hamana.

 

Norme sociali

Sono fortemente competitivi e già da giovani sono chiamati a provare continuamente il proprio valore sul piano fisico e intellettuale. Dibattiti, competizioni sportive e prove di valore sono la norma e di conseguenza tendono ad essere abbastanza individualisti. Le famiglie sono il primo severo banco di prova per un giovane oblitrea, i genitori sono esigenti e talvolta esasperanti, maschi e femmine vengono trattati in modo uguale e imparano a guadagnarsi il rispetto dei genitori eseguendo piccoli incarichi domestici. Il primi insegnamento avviene tra le mura di casa ma dall’adolescenza ogni giovane diventa apprendista e impara una professione. La pressione sociale è costante, a volte soverchiante, un oblitrea inadatto a gestirne il peso può prendersi un periodo sabbatico di una settimana andando però in debito con altri membri della sua famiglia o della comunità incaricati di coprire le sue mansioni. Durante questa pausa di decompressione in genere si ritira ai margini del centro abitato.

Lingua e comunicazione

Oblitrea sofisticati utilizzano un complesso codice di gesti ed espressioni che arricchiscono di sottintesi un dialogo all’apparenza banale. Impiegare il codice con maestria può cambiare il senso del discorso o può nascondere brevi messaggi alle orecchie dei non attenti o preparati. Il codice non viene mai insegnato, deve essere appreso per intuito e osservazione, perciò è fluido e ci possono essere differenze sostanziali tra comunità distanti.

Religione, etica, festività

Il dio Myrra-nia non è venerato in senso stretto, i suoi insegnamenti si sono col tempo “distillati” in una sorta di filosofia, i templi dedicati al dio scomparso sono a metà strada tra monumenti celebrativi e centri di discussione e confronto filosofico. Ogni anno nelle città più grandi vengono organizzati dei tornei che includono sfide sportive e dibattiti. Chi esce vittorioso gode di grande fama e può ricevere incarichi di responsabilità (ad esempio la fondazione di un nuovo centro abitato).

Storie e leggende

Quando giungerà il Kamurogah gli oblitrea dovranno superare la più ardua delle prove o si estingueranno, chi si dimostrerà degno potrà ricongiungersi a Myrra-nia nell’estasi siderale, questa è stata la rivelazione del dio stellare prima di abbandonare il suo popolo, varcando la soglia del Confine Purpureo. Da quel fatidico giorno sono passati secoli e il popolo verde non ha mai abbassato la guardia perché l’insegnamento di Myrra-nia è l’unica via per superare ogni prova o tribolazione, che si tratti di un periodo di siccità, di una malattia o della guerra.

Rapporto con la morte

Le spoglie dei defunti vengono cremate e le loro ceneri disperse in fiumi, laghi o più raramente in mare. Il loro nome viene dipinto su piccole mattonelle di terracotta che solitamente compongono un mosaico variopinto sui lati di un po’lay, un pilastro posto al centro della principale piazza di ogni centro abitato.

Arte e architettura

L’arte visuale è composta principalmente da mosaici e affreschi astratti con complesse decorazioni geometriche. La persona non è al centro dell’universo. Il dio Myrra-nia è rappresentato da un astro luminoso a sette punte e mai come un essere vivente. Il popolo verde ha una predilezione per complessi rompicapo di legno e per gli indovinelli e le sfide mentali.

Centri abitati

Il territorio è punteggiato di piccoli centri abitati che spesso non superano le dimensioni di un grosso villaggio, Hamana è la capitale designata in quanto prima città oblitrea mai fondata. In genere le costruzioni sono a un piano e piuttosto spaziose, ogni nucleo famigliare le costruisce e amplia con il tempo, le dimore delle famiglie più antiche hanno hanno spesso una ventina o più vani. Una peculiarità delle città oblitrea è il sistema di illuminazione notturna, nei villaggi vengono usate lampade che bruciano un olio a lenta combustione ricavato dai semi di villoa, la luce di queste lampade è poco più che una luminescenza ma per il popolo verde simboleggia il malinconico firmamento, la casa di Myrra-nia. Nelle città più grandi le lampade cittadine (montate sulle pareti di abitazioni o su alti pali) sono emettono una luce di origine magica.

Giorno per giorno

Nella vita di tutti i giorni prediligono capi di vestiario funzionali e semplici che all’apparenza tendono a diluire la percezione di eventuali differenze di estrazione, in occasione di festività o eventi sociali chi può sfoggia paramenti ricchi di decorazioni, tramandati da genitori a figli e arricchiti di dettagli, generazione in generazione. Alla base della loro dieta ci sono alimenti tipici della zona, che si tratti di pescato, di carni di allevamento o frutto di agricoltura. In occasioni speciali preparano piccoli dolci croccanti ripieni di composta di frutta chiamati jiafi.

Economia

Ogni comunità cerca di essere più auto sufficiente possibile, questo non impedisce comunque di avere un sistema economico centralizzato, conio di monete, accordi commerciali e contratti formalizzati. Le monete comunemente utilizzate sono di rame (rak) e d’argento (tek). Esistono anche rare monete con l’Occhio di Myrra-nia, un piccolo smeraldo incastonato in un eptagono d’oro (valore 10MO) chiamate Mya.

Tabù

Una notte senza stelle è percepita come il momento di maggior distacco da Myrra-nia. In una notte nuvolosa o piovosa un oblitrea ha un -2 ai tiri di Morale e ai TS.

 

Altro

Come personaggi

Le classi disponibili sono il guerriero, ladro, ranger* e mago, come essere umani standard. Ormai non esistono Chierici propriamente detti poiché Myrra-nia è troppo distante.

 

Profili dinamici Oblitrea

  • Conquistatrice: l’area desertica a ovest del loro territorio si sta allargando in modo allarmante e nel giro di qualche anno Hamana potrebbe finire sepolta dalla sabbia, Si stanno spingendo a nord e a sud per reclamare velocemente territori neutrali e appropriarsi di nuove risorse. Non è chiara la causa di questa sciagura ma potrebbe essere l’inizio del Kamurogah. Firandary e siric’a sono in stato d’allerta.
    Evoluta: il distacco da Myrra-nia si è fatto insanabile, gli oblitrea si sono emancipati e ormai considerano solo superstizione le credenze del passato. Non hanno più motivo di misurarsi con il destino e vivono un periodo di forte contrazione che li rende potenzialmente vulnerabili.   
  • Pacifica: la loro propensione al conflitto si è spostata completamente sul piano filosofico, amano i dibattiti e la diplomazia e cercano contatti con le civiltà compatibili e con i coloni.
  • Consolidata: Vivono un periodo di stabilità sociale ed economica, sono equilibrio tra tradizione e apertura verso il nuovo, il Kamurogah è ancora lontano ed è il momento migliore per fiorire e rafforzarsi. I rapporti con i Coloni sono amichevoli.